Quali lingue per un multilinguismo "inclusivo"?
Patrizia Cordin - Università di Trento
Scopo dell'intervento è illustrare come il multilinguismo possa essere declinato in combinazioni diverse da quelle più prestigiose e diffuse con le lingue nazionali, e possa includere anche lingue regionali, lingue locali e lingue non territoriali, queste ultime scarsamente protette dalla legislazione europea e dalle legislazioni nazionali.
In questa prospettiva saranno portati alcuni esempi di esperienze svolte recentemente in Italia, in particolare nella provincia trentina, per favorire il multilinguismo con lingue locali e con lingue non territoriali nei bambini che frequentano la scuola d'infanzia e la scuola primaria.
Nella presentazione si evidenzieranno i principali punti di forza e di debolezza delle esperienze condotte per trarne indicazioni utili ai fini di una più efficace politica per un multilinguismo "inclusivo".
Scopo dell'intervento è illustrare come il multilinguismo possa essere declinato in combinazioni diverse da quelle più prestigiose e diffuse con le lingue nazionali, e possa includere anche lingue regionali, lingue locali e lingue non territoriali, queste ultime scarsamente protette dalla legislazione europea e dalle legislazioni nazionali.
In questa prospettiva saranno portati alcuni esempi di esperienze svolte recentemente in Italia, in particolare nella provincia trentina, per favorire il multilinguismo con lingue locali e con lingue non territoriali nei bambini che frequentano la scuola d'infanzia e la scuola primaria.
Nella presentazione si evidenzieranno i principali punti di forza e di debolezza delle esperienze condotte per trarne indicazioni utili ai fini di una più efficace politica per un multilinguismo "inclusivo".
Chi è Patrizia Cordin
È docente di Linguistica generale presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Svolge l'incarico di Delegata del Rettore per le attività in tema di minoranze linguistiche. È Vicepresidente della Commissione provinciale per la toponomastica della Provincia di Trento. Dirige Bilinguismo conta, uno dei quattro centri italiani affiliati a Bilingualism matters dell'Università di Edinburgo.
Si occupa di variazione linguistica, di morfosintassi e di lessico nelle lingue romanze, di toponomastica e di multilinguismo. Coniugando l'interesse per il contatto linguistico e per il bilinguismo, partecipa al progetto europeo di ricerca Atheme (Advancing the European Multilingualism Experience). Tra i volumi pubblicati negli ultimi dieci anni: L'archivio lessicale dei dialetti trentini, Trento, 2005 (a cura di);Le costruzioni verbo-locativo in area romanza: dallo spazio all'aspetto. Berlin, De Gruyter, 2011; Didattica di lingue locali: esperienze di ladino, mòcheno e cimbro nella scuola e all'università. Milano, FrancoAngeli, 2011 (a cura di).
È docente di Linguistica generale presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Svolge l'incarico di Delegata del Rettore per le attività in tema di minoranze linguistiche. È Vicepresidente della Commissione provinciale per la toponomastica della Provincia di Trento. Dirige Bilinguismo conta, uno dei quattro centri italiani affiliati a Bilingualism matters dell'Università di Edinburgo.
Si occupa di variazione linguistica, di morfosintassi e di lessico nelle lingue romanze, di toponomastica e di multilinguismo. Coniugando l'interesse per il contatto linguistico e per il bilinguismo, partecipa al progetto europeo di ricerca Atheme (Advancing the European Multilingualism Experience). Tra i volumi pubblicati negli ultimi dieci anni: L'archivio lessicale dei dialetti trentini, Trento, 2005 (a cura di);Le costruzioni verbo-locativo in area romanza: dallo spazio all'aspetto. Berlin, De Gruyter, 2011; Didattica di lingue locali: esperienze di ladino, mòcheno e cimbro nella scuola e all'università. Milano, FrancoAngeli, 2011 (a cura di).