ce ne parla marco tamburelli, docente della bangor university
Il multilinguismo “nascosto”: risorsa o minaccia?c
I vantaggi cognitivi e linguistici del bilinguismo sono ormai ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica. Nonostante ciò, la divulgazione e la sensibilizzazione pubblica su temi di bi- e multi-linguismo si interessano quasi esclusivamente di casi di “lingue nazionali” e - più raramente - di casi tra lingue nazionali e lingue minori ufficialmente riconosciute (per esempio il bilinguismo spagnolo-catalano o italiano-occitano). Esiste però un terzo caso di multilinguismo che viene spesso ignorato e considerato dai media come fenomeno non pertinente al multilinguismo, spesso trattato come se fosse una sorta di “ostacolo” all’educazione linguistica e culturale . Si tratta del multilinguismo che include la lingua nazionale e i cosiddetti “dialetti”. In questa presentazione dimostrerò come questi “due pesi e due misure” innescano una serie di svantaggi educativi, portando al continuo spreco di una grande risorsa naturale.
I vantaggi cognitivi e linguistici del bilinguismo sono ormai ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica. Nonostante ciò, la divulgazione e la sensibilizzazione pubblica su temi di bi- e multi-linguismo si interessano quasi esclusivamente di casi di “lingue nazionali” e - più raramente - di casi tra lingue nazionali e lingue minori ufficialmente riconosciute (per esempio il bilinguismo spagnolo-catalano o italiano-occitano). Esiste però un terzo caso di multilinguismo che viene spesso ignorato e considerato dai media come fenomeno non pertinente al multilinguismo, spesso trattato come se fosse una sorta di “ostacolo” all’educazione linguistica e culturale . Si tratta del multilinguismo che include la lingua nazionale e i cosiddetti “dialetti”. In questa presentazione dimostrerò come questi “due pesi e due misure” innescano una serie di svantaggi educativi, portando al continuo spreco di una grande risorsa naturale.
CHI E' MARCO TAMBURELLI
E' docente di bilinguismo al Dipartimento di Linguistica dell'Università di Bangor, in Galles, dove si occupa di ricerche sullo sviluppo del linguaggio in età infantile nel contesto del bilinguismo simultaneo.
E' stato ricercatore nel dipartimento di Psicologia della Nottingham Trent University, e ha collaborato con il Dipartimento di Fonetica e Linguistica della UCL di Londra.
I suoi interessi accademici principali sono: Il bilinguismo simultaneo in età infantile, lo sviluppo della sintassi, l'organizzazione lessicale nei soggetti bilingue, la difesa e lo sviluppo delle lingue minori e in particolare le lingue proprie del territorio italiano.
E' docente di bilinguismo al Dipartimento di Linguistica dell'Università di Bangor, in Galles, dove si occupa di ricerche sullo sviluppo del linguaggio in età infantile nel contesto del bilinguismo simultaneo.
E' stato ricercatore nel dipartimento di Psicologia della Nottingham Trent University, e ha collaborato con il Dipartimento di Fonetica e Linguistica della UCL di Londra.
I suoi interessi accademici principali sono: Il bilinguismo simultaneo in età infantile, lo sviluppo della sintassi, l'organizzazione lessicale nei soggetti bilingue, la difesa e lo sviluppo delle lingue minori e in particolare le lingue proprie del territorio italiano.