PANORAMICA SULLE PRESENTAZIONI
SESSIONI PLENARIE
Fred Genesee - McGill University - Montreal, Canada
Celebrazione dell'educazione bilingue a Monza e in tutto il mondo: considerazioni e progetti futuri. Sono passati 20 anni dall'inaugurazione dell'educazione bilingue in Monza e 50 anni dal il primo programma scolastico completo a Montreal in Canada. Questa è l'occasione per riflettere su tutto quello che abbiamo realizzato e sui progetti per il futuro. C'è stato un grande sforzo di ricerca in materia su questo tipo di istruzione fin dalla sua nascita. In questa presentazione, vi spiegherò cosa ho imparato da questa ricerca ed esaminerò le opzioni per gli sviluppi futuri partendo da queste domande: Quanto è efficace seguire il programma educativo completo? Ci sono influenze negative sullo sviluppo linguistico e sugli obbiettivi accademici negli studenti “nativi”? Questo programma è adatto a tutti gli studenti? È meglio iniziare presto il percorso, piuttosto che inserirsi successivamente? Un'immersione maggiore ha come effetto un'abilità linguistica maggiore sull'apprendimento della seconda lingua? Quali sono le strategie didattiche più efficaci? Antonella Sorace - Università di Edimburgo, UK
Il bilinguismo nell’arco della vita: miti, fatti, e prospettive. Ci sono ancora pregiudizi molto diffusi sul bilinguismo nell’infanzia: per esempio, l’idea che il bilinguismo confonda i bambini e li ponga in una situazione di svantaggio scolastico rispetto ai monolingui. La ricerca invece dimostra che dove ci sono differenze tra monolingui e bilingui queste sono quasi sempre a favore dei bilingui. I bambini bilingui hanno migliori capacità metalinguistiche e di apprendimento delle lingue, una comprensione precoce del punto di vista degli altri, e una maggiore flessibilità mentale nella gestione delle situazioni complesse. Alcuni di questi benefici si riscontrano anche negli adulti che hanno raggiunto un alto livello di competenza in una seconda lingua. Nella prima parte discuterò i fatti e benefici del bilinguismo e dell’apprendimento delle lingue nell’arco della vita. Nella seconda parte dimostrerò l’importanza di una corretta informazione sul bilinguismo in tutti i settori della società e illustrerò il lavoro svolto in Scozia e in molti Paesi europei dal centro Bilingualism Matters per colmare il divario tra la ricerca scientifica e la percezione pubblica del bilinguismo. breakout sessions
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Eithne Gallagher - Consulente in ambito educativo
Classi multilingue: la promozione delle lingua madre come un diritto, un dato di fatto e una risorsa. In questa sessione discuteremo dei cambiamenti che stanno avvenendo in tutte le scuola del mondo e di come la promozione della lingua madre, utilizzata come risorsa ed apertura verso altri linguaggi, rappresenti un innovativo approccio pedagogico. Viv Edwards - Università di Reading, UK
Il potere di Babele: il multilinguismo come un diritto e una risorsa. Questa presentazione ci permetterà di esplorare i vantaggi del multilinguismo, sia per i singoli individui che la società in generale, inoltre vedremo come contesti multilingue differenti e relazioni tra lingue gerarchicamente diverse possano portare ulteriori vantaggi. Ci porremo la domanda: Perché la conoscenza di più lingue viene riconosciuta e apprezzata in alcuni contesti ed in altri no? Sostenendo che l'istruzione multilingue è un diritto ed una risorsa, cercherò di trovare le parole chiave per convincere genitori ed insegnanti, attori protagonisti nel trasmettere lingue da una generazione all'altra, che il bilinguismo è una risorsa soprattutto per i giovani che crescono in un'epoca di globalizzazione. Combined Session: Fred Genesee & Else Hamayan Content Based Language Instruction (C.B.I.): opportunità e sfide nelle scuole multilingue Avremo occasione di discutere della ricerca, i suoi risultati ed il loro significato teorico, riguardo lo sviluppo del programma d'istruzione ed educativo nelle scuole multilingue. Ci concentreremo su cinque questioni fondamentali riguardo la formazione degli studenti che imparano la lingua attraverso il Content Based Language Instruction:
Roma Chumak-Horbatsch - Ryerson University - Toronto, Canada
La diversità linguistica nelle nostre classi: un invito all'azione. L'obbiettivo di questa presentazione è fornire informazioni pratiche efficaci dal punto di vista didattico a proposito del sempre più crescente numero di studenti bilingue e multilingue che arrivano nelle classi con poca o nessuna conoscenza della lingua di insegnamento del programma. Questo cambiamento demografico deve stimolare l'interesse nel trovare nuovi impulsi d'azione - gli insegnanti devono essere reattivi e disponibili a riorganizzare i loro metodi attuali d'insegnamento – gli amministratori scolastici e politici devono andare oltre i riconoscimenti simbolici delle madre lingue ed occuparsi degli studenti in modo appropriato...dal punto di vista intellettuale, culturale, ed economico. In aiuto alle insegnanti verrà introdotta e spiegata una nuova pratica denominata L.A.P. (Pratica Linguistica Appropriata) che aiuterà gli addetti ai lavori a riorganizzare la pratica didattica basata fino ad oggi sulla mono-lingua, modificandola in pratica linguistica inclusiva, compiendo in modo efficace la loro responsabilità educativa verso gli studenti. Patrizia Cordin - Università di Trento
Quali lingue per un multilinguismo "inclusivo"? Scopo dell'intervento è illustrare come il multilinguismo possa essere declinato in combinazioni diverse da quelle più prestigiose e diffuse con le lingue nazionali, e possa includere anche lingue regionali, lingue locali e lingue non territoriali, queste ultime scarsamente protette dalla legislazione europea e dalle legislazioni nazionali. In questa prospettiva saranno portati alcuni esempi di esperienze svolte recentemente in Italia, in particolare nella provincia trentina, per favorire il multilinguismo con lingue locali e con lingue non territoriali nei bambini che frequentano la scuola d'infanzia e la scuola primaria. Nella presentazione si evidenzieranno i principali punti di forza e di debolezza delle esperienze condotte per trarne indicazioni utili ai fini di una più efficace politica per un multilinguismo "inclusivo". Alexandra D'Onofrio - Università di Manchester, UK
Un viaggio personale nel multilinguismo: il ruolo della famiglia e della scuola. Durante questa presentazione ho intenzione di coinvolgere il pubblico parlando del mio viaggio personale attraverso il multilinguismo. Cresciuta con tre lingue dalla nascita, sono nata a Londra dove ho frequentato, prima, una scuola materna italiana, poi, i primi due anni della scuola elementare all'ambasciata greca e, successivamente, ho frequentato una scuola elementare locale inglese. A otto anni mi sono poi trasferita con la mia famiglia ad Atene e due anni dopo in Italia, dove ho frequentanto il sistema scolastico statale fino al mio diploma di scuola superiore. Ho scelto di proseguire i miei studi di istruzione nel Regno Unito, dove ho guadagnato i miei Bachelors in antropologia sociale e Hindi presso la School of African and Oriental Studies (UCL) , mi è stato poi offerta una borsa di studio per l'Università di Manchester per continuare con un Master in Antropologia Visuale ed una seconda borsa di studio per perseguire un dottorato di ricerca in Anthopology, Media and Performing Arts. Le opportunità e le sfide sulla strada erano molteplici e mi hanno portato a fare scelte di vita importanti. Vorrei discutere di come il ruolo della famiglia e delle scuole che ho frequentato, hanno facilitato o ostacolato la costruzione della mia identità come cittadino globale e di come io vedo il mondo di oggi. Porterò una prospettiva antropologica di come il multilinguismo e la comprensione interculturale possono migliorare la comprensione umana e contribuire a un mondo di pace. Il mio obiettivo è quello di dimostrare come le famiglie e le scuole possono essere determinanti per raggiungere questi obiettivi e di come, quando lavorano in sinergia e si completano a vicenda, possono trasformare le sfide in opportunità significative per le giovani generazioni di oggi. Marousa Gourdi - Responsabile scuola materna e primaria, European School di Bergen, Paesi Bassi
European Schools: un modello di successo per l'educazione multilingue. Da 60 anni la European School è presente in tutti i paesi d'Europa. La capacità di soddisfare una popolazione multietnica, mantenendo un'eccellenza dal punto di vista accademico e linguistico, ha contribuito a costruire attorno a questo progetto educativo una solida reputazione. L'istruzione di base è data nelle lingue ufficiali dell'Unione Europea, per quello che riguarda il curriculum viene invece seguito il programma European Baccalaureate, considerato di grande valore in ambito accademico. Valore aggiunto è dato dallo sviluppo della lingua madre di ogni alunno mantenendo standard elevati anche nell'insegnamento delle altre lingue. Uno dei principali obiettivi delle scuole europee è quello di trasmettere agli alunni la fiducia nella propria identità culturale per promuovere la tolleranza, la cooperazione, la comunicazione e la preoccupazione per gli altri , qualità da sviluppare in ambito scolastico e non solo. Il modello d'istruzione alla European Schools, potrebbe contribuire ad un miglioramento rispetto la mobilità, l'impiego e lo sviluppo personale dei giovani? L'insegnamento delle lingue e di altre materie nella lingua di destinazione come potrebbe promuovere la competenza multilingue senza ulteriori corsi in ambito scolastico? Nella European School quali sono i metodi d'insegnamento delle lingue? Quali sono le caratteristiche principali delle scuole europee che raggiungono i loro obiettivi? Marjorie Myers - Key Dual Language School , USA
Opportunità e sfide. Spanish Immersion/Programme in due lingue. Key School~Escuela Key in Arlington, Virginia, USA, è stata fondata nel 1986. Nel 1995 è diventata un programma scolastico completo. Key è una scuola pubblica e accetta tutti i bambini in possesso dei requisiti minimi, come ad esempio vivere nei pressi della scuola, oppure, se monolingue, che iniziano il percorso scolastico dalla scuola materna o dalla prima elementare. La maggior parte degli studenti di Key sono anglofoni o madrelingua spagnola dell'America Centrale. I nostri studenti parlanti una terza lingua provengono dalla Mongolia, Russia, e principalmente dall'Etiopia, ma anche da altri paesi. Poiché la scuola si trova nella periferia di Washington DC, rimane in una posizione comoda per visitatori e ricercatori. Il Centro di Linguistica Applicata è in DC e pertanto ha effettuato molte ricerche sulla scuola. I Drs. Collier e Thomas, per esempio, l’hanno usata per i loro studi longitudinali e, recentemente, ho contribuito al loro nuovo libro, Creating Dual Language Schools for a Transformed World: Administrators Speak, pubblicato nel November, 2014. Essendo una scuola pubblica gli studenti sono stati esposti a numerosi controlli e questa è stata per noi una grande sfida soprattutto negli ultimi anni. Assumere insegnanti con licenze d'insegnamento spagnole e una licenza per l'insegnamento delle scuole elementari è un'altra grande sfida. Nonostante tutte queste fatiche nel corso della nostra storia, che dura ormai da 29 anni, abbiamo avuto grandi soddisfazioni e successi da parte dei nostri studenti. James Monk - Responsabile del curriculum DP all'IB
Il multilinguismo come paradigma nell'apprendimento delle lingue nelle scuole IB in tutto il mondo: dalla filosofia alla politica d'azione. La capacità di comunicare in più di una lingua è essenziale per l'International Baccalaureate (IB), formazione internazionale che promuove la comprensione delle prospettive interculturali. In questa sessione si discuterà, con riferimenti, ed esempi concreti, di sviluppo e attuazione di politica linguistica della scuola, come le scuole IB sostengono le diverse comunità di studenti in modo da facilitare l'accesso ai programmi IB e come esse migliorano la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento. Daniela Perani - Università Ospedale San Raffaele
Il cervello bilingue La questione del linguaggio e il meccanismo cerebrale sottostante diventa più intrigante quando si considera la capacità unica del cervello umano di acquisire, memorizzare e utilizzare più di una lingua. La maggiore facilità con cui i bambini, rispetto agli adulti, acquisiscono una seconda lingua è indiscutibile. Ricerche di neuroimaging sono state specificamente indirizzate alla questione dell'organizzazione cerebrale di più lingue; in particolare, sul ruolo potenziale delle variabili che possono agire sulle rappresentazioni linguistiche bilingui, vale a dire, l'età di acquisizione della seconda lingua, il livello di competenza, la quantità di esposizione ad una determinata lingua. Tutte queste variabili influenzano le modalità del coinvolgimento celebrale e sono responsabili per la modificazione delle funzioni nella rappresentazione celebrale delle lingue. Oggi c'è una grande quantità di informazioni riguardo l'organizzazione celebrale sottoposta a stimoli in più lingue e ciò che media i loro processi. Sappiamo che due lingue sono rappresentate in modo simile a livello cerebrale e che l'acquisizione delle lingue in tenera età li rende molto comparabili coinvolgendo gli stessi livelli di substrati neurali. Sappiamo anche che il bilinguismo induce cambiamenti neurali su alcune regioni del cervello; questi arricchimenti, rendono plastiche le funzioni neurali migliorando le funzioni cognitive. Questi cambiamenti sono anche responsabili di una naturale protezione verso il declino cognitivo e la demenza. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di fornire una panoramica dei risultati più rilevanti che sono stati finora raggiunti nel campo della base cerebrale del bilinguismo con tecniche di neuroimaging. Trarremo poi le dovute conclusioni di fronte agli studi fatti. Karen Serritslev e Ron Rosenow - Copenhagen International School, Danimarca
EAL e insegnanti di classe: un caso studio di co-insegnamento Come co-insegnanti in una classe di Gr.5, abbiamo deciso di tenere documentato tutto ciò che riguarda il nostro modello di supporto ELL. Che cosa veramente significa collaborare e co-insegnare? Abbiamo raccolto statistiche interessanti dal nostro lavoro. Come abbiamo programmato? Quali sono state le strategie ELL che abbiamo usato maggiormente? Che tipo di lezione abbiamo favorito? Come abbiamo fatto a far integrare i linguaggi degli studenti? Attraverso questo laboratorio interattivo forniremo esempi di vita reale e condivideremo le nostre esperienze di insegnamento, di apprendimento e di valutazione. Wilma Tonetta - Coordinatrice Enseignement bi/plurilingue et développement de l'éducation didactique - Valle D'Aosta, Italy
La scuola bi-plurilingue in Valle d’Aosta La lingua francese in Valle d’Aosta è regolamentata dallo Statuto speciale della Valle d’Aosta (Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4). Il titolo VI dello Statuto succitato recante “Lingua e Ordinamento scolastico”, agli articoli 38, 39,40 e 40 bis, definisce l’utilizzo della lingua francese nei pubblici uffici e nelle scuole del territorio. Fondamentale è affrontare la tematica riferendosi all’utilizzo del francese in tutti gli ordini e gradi di scuola dove all’insegnamento della lingua francese è dedicato un numero di ore settimanali pari a quello della lingua italiana.Importante il riferimento agli adattamenti posti in essere nel corso degli anni nelle scuole valdostane ad eccezione della scuola secondaria di secondo grado regolamentata dalla legge 50/96. |
Veronica Crippa, Kirsty Lottkowitz, Silvia Sangalli e Paz Tardio - insegnanti di The Bilingual School of Monza
Crescere cittadini globali multilingue e multi-alfabetizzati: il ruolo della collaborazione in una scuola bilingue
Lo sviluppo delle competenze di uno studente multilingue si basa, non su un solo insegnante ma su un team di insegnanti, che collaborano attivamente insieme per il raggiungimento di questo obbiettivo. Secondo Cenoz, Genesee e Gorter (2014) la causa principale del fallimento dell’acquisizione di una seconda lingua è da attribuire appunto alla mancanza di collaborazione tra insegnanti. Per tanto, alla Bilingual School of Monza, questa collaborazione tra insegnanti è da sempre il centro della politica scolastica , e su di essa viene impostata la modalità di insegnamento. In questa presentazione, un gruppo di insegnanti della scuola dimostrerà come di fatto la collaborazione è lo strumento indispensabile per svolgere un curriculum condiviso, atto a promuovere multilinguismo e interculturalità.
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