Sorry for having taken so long to upload the photos of our Conference in Milan.
We have made a selection of our best pics and now they are available at this link: http://conference-registration.weebly.com/photo-gallery.html Enjoy the show! After the big success of the International Conference on Multilingual Schools, we are proud to announce that some of the presentations are available on our website at this link:
http://bsmconference.weebly.com/presentations-download-area.html In the next days we will upload some other material, such as pictures, reflections, ideas. Don't stop following us! meno 3 alla conferenza internazionale sul multilinguismo - REGISTRATI SE NON LO HAI ANCORA FATTO!3/10/2015 Sono disponibili gli ultimi posti per partecipare a questo evento, il primo in Italia sul tema del Multilinguismo nelle scuole.
Speaker di caratura internazionale e casi reali di successo da scuole di tutto il mondo, arricchiranno le due giornate al Cosmo Hotel di Cinisello Balsamo. Per prenotarsi, è necessario compilare il form online che potete trovare a questo link: http://conference-registration.weebly.com (copiare e incollare nel browser) Per saperne di più: http://bsmconferenceita.weebly.com (copiare e incollare nel browser) ce ne parla marco tamburelli, docente della bangor universityIl multilinguismo “nascosto”: risorsa o minaccia?c I vantaggi cognitivi e linguistici del bilinguismo sono ormai ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica. Nonostante ciò, la divulgazione e la sensibilizzazione pubblica su temi di bi- e multi-linguismo si interessano quasi esclusivamente di casi di “lingue nazionali” e - più raramente - di casi tra lingue nazionali e lingue minori ufficialmente riconosciute (per esempio il bilinguismo spagnolo-catalano o italiano-occitano). Esiste però un terzo caso di multilinguismo che viene spesso ignorato e considerato dai media come fenomeno non pertinente al multilinguismo, spesso trattato come se fosse una sorta di “ostacolo” all’educazione linguistica e culturale . Si tratta del multilinguismo che include la lingua nazionale e i cosiddetti “dialetti”. In questa presentazione dimostrerò come questi “due pesi e due misure” innescano una serie di svantaggi educativi, portando al continuo spreco di una grande risorsa naturale. CHI E' MARCO TAMBURELLI E' docente di bilinguismo al Dipartimento di Linguistica dell'Università di Bangor, in Galles, dove si occupa di ricerche sullo sviluppo del linguaggio in età infantile nel contesto del bilinguismo simultaneo. E' stato ricercatore nel dipartimento di Psicologia della Nottingham Trent University, e ha collaborato con il Dipartimento di Fonetica e Linguistica della UCL di Londra. I suoi interessi accademici principali sono: Il bilinguismo simultaneo in età infantile, lo sviluppo della sintassi, l'organizzazione lessicale nei soggetti bilingue, la difesa e lo sviluppo delle lingue minori e in particolare le lingue proprie del territorio italiano. Un viaggio personale nel multilinguismo: il ruolo della famiglia e della scuola.Alexandra D'Onofrio - Università di Manchester, UK Durante questa presentazione ho intenzione di coinvolgere il pubblico parlando del mio viaggio personale attraverso il multilinguismo. Cresciuta con tre lingue dalla nascita, sono nata a Londra dove ho frequentato, prima, una scuola materna italiana, poi, i primi due anni della scuola elementare all'ambasciata greca e, successivamente, ho frequentato una scuola elementare locale inglese. A otto anni mi sono poi trasferita con la mia famiglia ad Atene e due anni dopo in Italia, dove ho frequentanto il sistema scolastico statale fino al mio diploma di scuola superiore. Ho scelto di proseguire i miei studi di istruzione nel Regno Unito, dove ho guadagnato i miei Bachelors in antropologia sociale e Hindi presso la School of African and Oriental Studies (UCL) , mi è stato poi offerta una borsa di studio per l'Università di Manchester per continuare con un Master in Antropologia Visuale ed una seconda borsa di studio per perseguire un dottorato di ricerca in Anthopology, Media and Performing Arts. Le opportunità e le sfide sulla strada erano molteplici e mi hanno portato a fare scelte di vita importanti. Vorrei discutere di come il ruolo della famiglia e delle scuole che ho frequentato, hanno facilitato o ostacolato la costruzione della mia identità come cittadino globale e di come io vedo il mondo di oggi. Porterò una prospettiva antropologica di come il multilinguismo e la comprensione interculturale possono migliorare la comprensione umana e contribuire a un mondo di pace. Il mio obiettivo è quello di dimostrare come le famiglie e le scuole possono essere determinanti per raggiungere questi obiettivi e di come, quando lavorano in sinergia e si completano a vicenda, possono trasformare le sfide in opportunità significative per le giovani generazioni di oggi. CHI E' ALEXANDRA D'ONOFRIO Alexandra è un'antropologa e regista plurilingue. E' nata a Londra e cresciuta trilingue da madre greca e padre italiano. Ha frequentato scuole greche, inglesi ed italiane, che hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo della sua multi-alfabetizzazione e competenza accademica. Oggi Alexandra parla otto lingue. Ha ottenuto il suo dottorato in Antropologia Sociale all'Università di Londra - Centro studi orientali e africani, ed un M.A. in Visual Anthropology presso l'Università di Manchester, dove attualmente sta completando il suo dottorato di ricerca in Anthropology, Media and Performing Arts. Alexandra è il fondatore del gruppo teatro Fandema, co-fondatrice di ASNADA (scuola di italiano per rifugiati), entrambi collocati a Milano. Ha prodotto una serie di documentari in materia di immigrazione, vincitori di alcuni premi. Oggi Alexandra, giovane mamma plurilingue e pluriculturale, sta affrontando la scelta di quali lingue e quali culture trasmettere ai suoi figli. come funziona il cervello bilingue? ce lo spiega daniela perani dell'universita' san raffaele2/17/2015 L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di fornire una panoramica dei risultati più rilevanti che sono stati finora raggiunti nel campo della base cerebrale del bilinguismo con tecniche di neuroimaging. Trarremo poi le dovute conclusioni di fronte agli studi fatti. La questione del linguaggio e il meccanismo cerebrale sottostante diventa più intrigante quando si considera la capacità unica del cervello umano di acquisire, memorizzare e utilizzare più di una lingua. La maggiore facilità con cui i bambini, rispetto agli adulti, acquisiscono una seconda lingua è indiscutibile. Ricerche di neuroimaging sono state specificamente indirizzate alla questione dell'organizzazione cerebrale di più lingue; in particolare, sul ruolo potenziale delle variabili che possono agire sulle rappresentazioni linguistiche bilingui, vale a dire, l'età di acquisizione della seconda lingua, il livello di competenza, la quantità di esposizione ad una determinata lingua. Tutte queste variabili influenzano le modalità del coinvolgimento celebrale e sono responsabili per la modificazione delle funzioni nella rappresentazione celebrale delle lingue. Oggi c'è una grande quantità di informazioni riguardo l'organizzazione celebrale sottoposta a stimoli in più lingue e ciò che media i loro processi. Sappiamo che due lingue sono rappresentate in modo simile a livello cerebrale e che l'acquisizione delle lingue in tenera età li rende molto comparabili coinvolgendo gli stessi livelli di substrati neurali. Sappiamo anche che il bilinguismo induce cambiamenti neurali su alcune regioni del cervello; questi arricchimenti, rendono plastiche le funzioni neurali migliorando le funzioni cognitive. Questi cambiamenti sono anche responsabili di una naturale protezione verso il declino cognitivo e la demenza. Chi è Daniela Perani? Medico, Specializzata in Neurologia e Radiologia, Professore Ordinario di Neuroscienze, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, Italia. Coordinatrice di diversi Progetti Nazionali ed Internazionali di Ricerca in Neuroscienze e Neurologia. Le sue ricerche si indirizzano agli studi molecolari e strutturali delle malattie neurodegenerative con tecniche di neuroimmagine PET e MRI, e alle neuroscienze cognitive con studi dei correlati funzionali del linguaggio, dei sistemi di memoria, del controllo esecutivo e della percezione della musica attraverso le tecniche di neuro immagine, in particolare fMRI. E’ autrice di numerose pubblicazioni scientifiche con alto impact factor. |